Sull’idea del self-expression come spazio libero per la sperimentazione e la possibilità di errori creativi si fondono contrasti e contraddizioni per una proposta ricca di tessuti materici e stampati, in fibre tecniche o organiche, impreziositi da finiture sartoriali e ricami rifiniti con pennellate di colore a mano per dare l’impronta che enfatizza l’unicità che ci contraddistingue.

Così abiti dal taglio destrutturato in morbidi e fluidi tessuti di seta, viscosa e cotone si accostano alle giacche di ispirazione maschile, leggermente oversize per un fit morbido e disinvolto.
Il bomber, capo tipicamente sportivo, è rivisitato in modalità glamour nel tessuto di paillette oppure tradotto in modalità street vibe chic nel raso pesante con stampa transfer dal carattere bold.
Di animo streetwear sono anche le felpe e le t-shirt in materiali ecosostenibili e tintura tye-dye organica  abbinate a pantaloni di cotone e lino.
Non manca il capospalla, dal trench reinterpretato in stile contemporaneo e tradotto nel classico cotone verde militare ma anche nell’inaspettata organza, al parka oversize in tela doppia di cotone tye-dye in tintura organica Diviña, una tintura particolare e naturale sperimentata con gli scarti dei vigneti autoctoni friulani, uno su tutti il Pignolo maturato 10 anni in botte di rovere.
Infine i tessuti sequins/paillette dei miniabiti che  sottolineano il desiderio comune di ritornare ad un modo di vita più glamour, frivolo e spensierato, e dei pantaloni jogging per tutte quelle che non rinunciano al mood comfort, che la tuta ci ha regalato in questo periodo di lookdown, ma con un tocco glam.